La cattiva strada

Durata
4.42
Autori

Fabrizio De André, Francesco De Gregori

Editore musicale

Universal Music Publishing Ricordi Srl

FAQ

Dalla mailing list su De André:


inviato il 18.10.2000 autore: RICCARDO VENTURI

titolo originario: STRADE CATTIVE E BUONE

>Qual'e' secondo voi il significato,l'idea di fondo della
>canzone "sulla cattiva strada"?
>grazie e a presto

L'idea di fondo della "Cattiva strada" è, a mio parere, un'assenza che passa. O, meglio, è l'idea di fondo che ho di questa canzone in questo preciso momento e, perdipiù, in una data che resta per me particolare malgrado il suo effetto si sia da tempo incamminato, tanto per continuare a parlar di strade, su quella di un'eco sempre più flebile.

Che cos'è un'assenza che passa? Siamo abituati a definire l'assenza per negatività; l'assenza è la mancanza della presenza. Vorrei per una volta fare l'esatto contrario e dire che l'assenza è qualcosa che non "manca", ma che riempie ed è altrettanto presente delle cose visibili e tangibili. Quest'assenza potrebbe essere il destino umano, i nostri comportamenti spiegabili e inspiegabili: sputare negli occhi a qualcuno, rubare l'incasso a una puttana, truccare le stelle, versare da bere a un diciottenne alcolizzato (nel quale ho sempre visto un riferimento precisamente autobiografico da parte di De André), baciare le bocche dei giurati, sparire del tutto.

C'é una parola romena del tutto intraducibile in qualsiasi altra lingua; questa parola è "vèzduh". Propriamente significa "aura", "soffio"; ma è anche il "soffio vitale" (lo "pneuma" greco) che unisce tutti noi con una rete fittissima e sterminata di fili invisibili. Quest'assenza che passa potrebbe essere il "vèzduh", e la "Cattiva Strada" non *una* storia, ma *la* storia di tutti quanti noi raffigurata non in modo unitario, ma attraverso una serie di visioni ad ognuna della quale è affidato un qualsiasi tassello dell'essere. Prendere un numero limitato di quei fili invisibili e seguirli.

In questo senso, quindi, la "Cattiva strada" è una poesia visionaria.
Non c'è da stupirsi. Fabrizio De André ha tradotto in italiano tre canzoni del massimo poeta visionario in musica, Leonard Cohen. Chi si chiede del significato di canzoni come "Amico Fragile" o "Dolce Luna" (oltre alla "Strada", ovviamente), dovrebbe ascoltare ed intendere brani di Cohen come "Avalanche", "The Guests", "Dealers" (solo per citare a caso; magari qualche volta li traduco e li posto qui). Fabrizio e Leonard sono due uomini sulla "Tower of Song", e da quella torre si toccano spesso i fili di quell'invisibile corrente.

L'influenza di Cohen è stata, per De André, altrettanto importante di quella di Brassens; ma il Brassens è certamente più "immediato". Il Brassens è la tangibilità, il Cohen l'intangibilità. E il De André ha preso ed amalgamato entrambe le cose, facendone la sua autentica grandezza. Per completare il cocktail, aggiungiamo anche una porzione "nascosta" di Dylan Thomas, il poeta gallese visionario e alcolizzato.
Chi potesse e volesse, andasse a rileggersi "Vision and Prayer" (la poesia a rombi e losanghe) e mi dicesse se non ci vede pezzi precisi della "Cattiva Strada"; senza contare che addirittura il *titolo* di una poesia di Thomas, "Ballad of the Long-Legged Bait", è stato citato in un verso di "Dolce Luna" ("La sua ragazza, *esca dalle lunghe gambe* [long-legged bait] / fa l'amore niente male").

Per riassumere e concludere, la "Cattiva Strada" è un viaggio per l'uomo visto con gli occhi e negli occhi di una presentissima assenza; talmente presente che, a un certo punto, scompare e parla d'amore. Un'assenza assente non potrebbe nè scomparire, nè parlare. Resta da decidere perchè la strada che percorre sia "cattiva, e qui le ipotesi potrebbero essere tante. Potrebbero essere suggestioni letterarie di qualche "poète maudit" (magari del più visionario di loro, Lautrèamont); potrebbe essere una semplice questione metrica (il trisillabo "cat-ti-va" completa il verso, a differenza del bisillabo "buo-na"). Potrebbe anche voler dire che la strada di tutti quanti, con le sue presenze, le sue assenze e i suoi fili, è cattiva ed è bene che lo sia.

 

Testo

Alla parata militare
sputò negli occhi a un innocente
e quando lui chiese "Perché "
lui gli rispose "Questo è niente
e adesso è ora che io vada"
e l'innocente lo seguì,
senza le armi lo seguì
sulla sua cattiva strada.

Sui viali dietro la stazione
rubò l'incasso a una regina
e quando lei gli disse "Come "
lui le risposte "Forse è meglio è come prima
forse è ora che io vada "
e la regina lo seguì
col suo dolore lo seguì
sulla sua cattiva strada.

E in una notte senza luna
truccò le stelle ad un pilota
quando l'aeroplano cadde
lui disse "È colpa di chi muore
comunque è meglio che io vada "
ed il pilota lo seguì
senza le stelle lo seguì
sulla sua cattiva strada.

A un diciottenne alcolizzato
versò da bere ancora un poco
e mentre quello lo guardava
lui disse "Amico ci scommetto stai per dirmi
adesso è ora che io vada"
l'alcolizzato lo capì
non disse niente e lo seguì
sulla sua cattiva strada.

Ad un processo per amore
baciò le bocche dei giurati
e ai loro sguardi imbarazzati
rispose "Adesso è più normale
adesso è meglio, adesso è giusto, giusto, è giusto
che io vada "
ed i giurati lo seguirono
a bocca aperta lo seguirono
sulla sua cattiva strada,
sulla sua cattiva strada.

E quando poi sparì del tutto
a chi diceva "È stato un male"
a chi diceva "È stato un bene "
raccomandò "Non vi conviene
venir con me dovunque vada,
ma c'è amore un po' per tutti
e tutti quanti hanno un amore
sulla cattiva strada
sulla cattiva strada

Traduzioni
Finnish

Kaidalla tiellä

Sotilasparaatissa
mies sylki syyttömän kasvoille
ja kun tämä kysyi, miksi,
hän vastasi: »Ei se mitään,
ja nyt minun on aika mennä.«
Ja syytön seurasi häntä,
jätti aseensa ja seurasi häntä
hänen kaidalla tiellään.

Aseman takana kulkevalla kadulla
hän ryösti ilotytöltä tämän rahat
ja kun tämä kysyi, minkä vuoksi,
hän vastasi: »Ehkä on parempi,
että on niin kuin ennen.«
Ehkä minun on aika mennä.
Ja ilotyttö seurasi häntä,
murhemielin seurasi häntä
hänen kaidalla tiellään.

Ja kuuttomana yönä
hän sekoitti lentäjän tähtitaivaan
ja kun kone putosi
hän sanoi: Se on niiden syy jotka kuolevat
ja olipa miten vain, on parempi, että menen.
Ja lentäjä seurasi häntä
ilman tähtiä seurasi häntä
hänen kaidalla tiellään.

Kahdeksantoista vanhalle alkoholistille
hän antoi tilkan lisää juotavaa
ja kun tämä tuijotti häntä
hän sanoi: Ystäväni, lyön vetoa, että haluat sanoa,
että minun on aika mennä.
Alkoholisti ymmärsi
ja mitään sanomatta seurasi häntä
hänen kaidalla tiellään.

Rakkauden oikeudenkäynnissä
hän suuteli valamiehiä suulle
ja näiden hämmentyneisiin katseisiin
hän vastasi: näin on normaalimpaa,
näin on parempi, näin on oikein,
oikein, on oikein,
että menen.
Ja valamiehet seurasivat häntä
suut auki seurasivat häntä
hänen kaidalla tiellään.

Ja kadottuaan sitten tyystin
niille, jotka pitivät häntä pahana,
niille, jotka pitivät häntä hyvänä,
hän suositteli: teidän ei kannata
seurata minua, minne ikinä menenkin,
mutta jokaiselle on hiven rakkautta
ja jokaisella on rakkaansa
tällä kaidalla tiellä,
tällä kaidalla tiellä.

© Juha Rämö, 2015